Prima di addentrarci negli aspetti psicoemotivi della fase follicolare, mi sembra giusto ricordare in che cosa consista. Ricordo inoltre che non sono un medico, ma allo stesso tempo trovo importante incorporare aspetti fisiologici nei miei discorsi per spiegare parte dei processi psicoemotivi che affrontiamo ogni mese durante tutto il ciclo mestruale.
La fase follicolare inizia sul finire delle mestruazioni, avviando nell’ipofisi il comando di rilasciare modeste quantità di ormone follicolo-stimolante (FSH) che induce l’accrescimento da cinque a sette follicoli ovarici. Le cellule che si sviluppano producono estrogeni responsabili della creazione di una nuova parete endometriale nell’apparato uterino. Questa fase può durare dai 7 ai 10 giorni, periodo in cui il follicolo più grande secerne inibina (responsabile del dimezzamento della produzione di FSH) e proseguirà la sua maturazione per diventare competente per l’ovulazione. Una bassa concentrazione di estrogeni da parte del follicolo gli permette di rimanere in attesa fino al capovolgimento della situazione (in cui comparirà l’LH, ormone luteinizzante, in combinazione con l’FSH per stimolare la produzione di estrogeni) durante l’ovulazione.
A livello psicofisico la fase follicolare porta vitalità, stimolando in noi una maggior concentrazione che non avevamo durante i giorni delle mestruazioni. La fase follicolare contribuisce ad attivare una condizione di benessere che sprona chi la vive a essere più intraprenderete nella quotidianità: può emergere il desiderio di mangiare più frutta e verdura, fare maggior attività fisica e cose simili. In questa fase la sfera emozionale è libera di creare nuove immagini di noi: curiosità e inventiva ci permettono di provare nuove emozioni e di alimentare sentimenti positivi verso noi stesse, la vita e gli altri.
Nella fase follicolare i sentimenti che proviamo verso noi stesse possono mutare in positivo: stando meglio fisicamente ci vediamo con occhi più indulgenti e percepiamo che la relazione con l’esterno è più semplice da gestire in quanto stiamo attuando strategie differenti per affrontare le situazioni quotidiane. Chi vive con fatica la fase follicolare spesso non è riuscita a rilassarsi come avrebbe voluto durante la mestruazione precedente, accumulando stanchezza nelle fasi successive.
La gestione dei confini personali e dell’organizzazione di un tempo ciclico è necessario ad ogni età perché ci permette di accogliere ed esprimere serenamente sensazioni, emozioni e sentimenti. Per superare situazioni di “impasse” come quella appena descritta, è necessario creare una nuova immagine di noi in grado di ritagliarsi il giusto tempo per ogni cosa e di ristabilire gli equilibri tra il dare e il ricevere con l’ambiente esterno.
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