Come spesso dico, il malessere fisico comunica una sofferenza interiore che và ascoltata e accolta dentro di noi per essere superata, riportando il benessere psico-fisico.
Quando il malessere si ripresenta periodicamente sempre nello stesso punto del corpo ci sta comunicando qualcosa di molto preciso rispetto al nostro disagio interiore. Ad esempio, candidosi vaginali ricorrenti ci parlano di irrisolti legati alla sessualità e alla relazione con il partner (o con il maschile in generale).
Se stai leggendo quest’articolo probabilmente soffri già di un disturbo mestruale e/o un disturbo sessuale, ma soprattutto hai un rapporto complicato con la tua femminilità. Questo perché gli insegnamenti familiari, i condizionamenti sociali e le esperienze maturate nell’arco della vita hanno influenzato negativamente ciò che provi in relazione al tuo “essere donna”, innescando somatizzazioni nell’apparato riproduttivo femminile.
Spesso durante le CONSULENZE mi capita di spiegare che i disturbi femminili, che sviluppiamo in determinati periodi della vita, hanno origine dalla mancanza d’amore che proviamo verso noi stesse: se provi un conflitto (spesso inconscio) dentro di te, il corpo te lo farà capire esprimendo un malessere fisico (come detto QUI).
Se etichetti parti di te stessa come “sporche” (es. le mestruazioni) o “brutte” (es. la vulva e/o i seni), sviluppando quindi un’avversione verso quei tratti distintivi della tua sessualità, faticherai a trovare una soluzione per il tuo disturbo fisico (che comunicherà il conflitto interiore). Provare sentimenti negativi, giudicanti e svilenti verso la tua ciclicità e la tua sessualità ti porterà a farti solo del male rischiando di aggravare la tua situazione di salute, peggiorando la relazione con te stessa e con le persone che ami.

COSA COMUNICA IL TUO DISTURBO
Come detto prima, tutti i disturbi psicosomatici legati all’apparto genitale femminile comunicano un disagio nei confronti del femminile, ma in altri casi nei confronti del femminile in relazione con il maschile.
Mi spiego meglio.
Spesso i disturbi mestruali come amenorrea, dismenorrea, irregolarità mestruali, sindrome pre-mestruale ci parlano della difficoltà ad accettare il nostro femminile (interiorizzato attraverso l’esempio materno e idealizzato attraverso stereotipi sociali).
Puoi leggere un approfondimento QUI
Invece, i disturbi sessuali come dispareunia, vaginiti, candidosi, calo del desiderio, ci comunicano il disagio nell’accettare alcune dinamiche nella relazione con il maschile (che nasce da conflitti/bisogni con la figura paterna, per poi spostarsi al partner).
Puoi leggere un approfondimento QUI
Ovviamente non si può generalizzare. Ognuna di noi è diversa, ha una storia diversa e manifesta il proprio disagio (e la sua soluzione) in modo differente. Per questo motivo è importante farsi accompagnare in un percorso personalizzato sulle proprie esigenze.

IL MIO APPROCCIO “NON CONVENZIONALE”
Per trattare un disturbo femminile bisogna prima di tutto rivolgersi a ginecologi, ostetriche, fisioterapisti specializzati in riabilitazione del pavimento pelvico, etc. Dopodiché, ovviamente, è importante lavorare di concerto e prendere in considerazione anche gli aspetti psico-emotivi che alimentano il disagio. Questo andrebbe fatto sempre, a prescindere dalla problematica poiché mente, corpo ed emozioni sono un tutt’uno e vanno considerati nel loro insieme.
In quasi 10 anni di sostengo in casi di disturbi mestruali e disturbi sessuali femminili (che spesso sottendono lavori mirati sull’autostima personale, sul bisogno di prendersi i propri spazi, sul lasciar andare il controllo, sul bisogno di esprimere il proprio potenziale creativo, etc.) ho capito che per avviare questo processo di rinnovamento personale avrai bisogno di ritrovare l’amore per te stessa!
Sviluppare un sano amor proprio ti sostiene nel migliorare il rapporto con il tuo corpo, con la tua ciclicità e con la tua sessualità evitando il ripresentarsi di disturbi psicosomatici!
Come accennato, da quasi 10 anni mi occupo della prevenzione e risoluzione dei disturbi femminili non patologici (la cui origine, quindi, non è patogena e su cui la medicina tradizionale non sa dare una spiegazione scientifica) che prevedono un percorso alternativo in cui NON sono presenti farmaci (neanche la pillola), interventi chirurgici o simili.
Come s’intuisce, il mio è un approccio “non convenzionale” alla psicosomatica femminile, poiché prediligo l’intervento su quei disturbi che non sono ancora diventati disfunzioni croniche o patologie gravi.
Questo perché ritengo sia fondamentale intervenire prima di tutto sui disturbi che non hanno un’origine patologica, per evitare che il disagio diventi cronico, e superare più serenamente il conflitto lavorando direttamente sulla relazione con noi stesse.
A grandi linee i miei ambiti di intervento sono:
– DISTURBI MESTRUALI quali sindrome premestruale, irregolarità, dismenorrea, amenorrea, menopausa precoce, etc.
– DISTURBI SESSUALI FEMMINILI come vaginismo, disturbo del desiderio sessuale, dispareunia, disturbo dell’orgasmo, candidosi, disturbi nel concepimento, etc.
Per qualsiasi altra informazione o per organizzare una consulenza, usa il modulo contatti che trovi nella sezione “CONTATTAMI”.

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