disturbi sessuali femminili, piacere femminile

Ansia sessuale e distubi femminili

Lo stato d’animo più frequente in chi soffre di dispareunia (e altre forme di dolore sessuale) è sicuramente l’ansia sessuale, sia perché si teme di provare dolore durante la penetrazione, sia perché si mette in dubbio l’interesse verso alcuni aspetti della sessualità stessa.

In molti casi, però, l’ansia era già presente prima dell’insorgenza del dolore.

Molto spesso, infatti, quando in consulenza indaghiamo l’origine dell’ansia, scopriamo paure e insicurezze che hanno radici profonde: molte donne con cui lavoro hanno vissuto forti condizionamenti familiari e sociali sul loro aspetto fisico e sulla sessualità, maturando una visione alterata del loro corpo (perché non conforme a stereotipi sessisti e grassofobici), temendo di non piacere veramente al partner (anche se vivono la relazione da anni) e non sentendosi adeguate alle dinamiche sessuali (e avendo paura di venir abbandonate per questo motivo).

Quando non ci si sente in diritto di provare piacere (non solo sessuale, ma anche legato alle cose belle della vita, ai traguardi personali e all’espressione dei propri bisogni), il dolore sessuale diventa un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare.

L’insicurezza e la difficoltà a concedersi momenti di tranquillità e gratificazione personale si ricollegano ad un’educazione rigida in cui spesso figure di riferimento (prevalentemente maschili) imponevano la regola implicita del “prima il dovere e poi il piacere”.

Per semplicità comunicativa faccio spesso riferimento all’influenza del ruolo paterno nella maggior parte dei disturbi sessuali femminili (come detto anche QUI), ma dipende molto dalle soggettività della storia personale di ogni donna, in quanto sono ugualmente importanti tutte quelle figure che nella nostra infanzia/adolescenza hanno rappresentato una sorta di autorità e, di conseguenza, hanno giocato un ruolo importante nella costruzione della nostra autostima.

L’ansia in relazione alla dispareunia, quindi, matura in una percezione errata di noi, in cui prevale il giudizio (soprattutto sul nostro corpo e sul piacere sessuale) e una difficoltà a fidarci del maschile (in senso ampio e sfaccettato in base al nostro vissuto personale).

Molte donne in consulenza esprimono la difficoltà di “lasciarsi andare” (sia nella mente che nel corpo), di fidarsi di ciò che provano e di mostrarsi “vulnerabili” agli occhi di chi amano.

La convinzione di non meritare l’amore e la paura di soffrire nella relazione sono un tassello importane nella comprensione del dolore sessuale in quanto si rivela essere una “profezia” che si auto-avvera: più temiamo di soffrire in amore, più l’amore (anche in senso sessuale) ci farà soffrire.

PER RISOLVERE L’ANSIA SESSUALE, INIZIA DA TE STESSA.

Come hai intuito, durante i percorsi personalizzati, ti accompagno attraverso due passaggi importanti nel processo di risoluzione dell’ansia sessuale:

  1. Fare pace con tabù e condizionamenti familiari/sociali/culturali in relazione al piacere femminile e alla sessualità in generale;
  2. Fare pace con il maschile, imparando a fidarti, mostrandoti vulnerabile, e a lasciarti andare durante il rapporto sessuale.

Ovviamente ognuna di noi è diversa e così sarà anche il modo in cui verranno affrontati questi discorsi. Ciò che mi preme evidenziare è l’importanza di iniziare a far pace con te stessa, guardando il tuo aspetto, la tua femminilità e la tua sensualità con occhi più indulgenti. Questo ti aiuta a ripristinare l’equilibrio tra piacere e dovere, tra dare e ricevere, adottando un approccio più gentile verso te stessa (e non solo).

Il piacere sessuale è la “ciliegina sulla torta” di un modo di vivere il Piacere come parte integrante della nostra quotidianità (come spiegato nell’episodio 2 “Le donne e il piacere” del mio podcast Afrodite e nell’articolo “Piacere femminile: facciamo chiarezza”). In particolare, l’autoerotismo è uno strumento importane per riprendere confidenza con il tuo corpo, sciogliendo rigidità (fisiche e mentali) latenti, superando progressivamente l’ansia sessuale e sviluppando l’autostima sessuale. Tutto questo apre al “piacere di vivere” la vita con piacere (scusa il gioco di parole, ma ci stava bene).

Più ti apri al piacere di vivere, più la sessualità darà soddisfazione.

Ovviamente questo non basta per superare un disturbo sessuale come la dispareunia, ma al tempo stesso può restituire una grossa parte di fiducia che avevi perso in te stessa (e nel partner).

Poiché il secondo punto, legato alla relazione di coppia, merita un approfondimento maggiore, gli dedicherò un articolo a parte (che puoi leggere CLICCANDO QUI)

Se desideri ricevere sostengo per la tua situazione, chiedimi una CONSULENZA usando il MODULO CONTATTI che trovi sul sito.

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