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Educazione Sessuale: siamo fatte così

Tempo fa scrissi un articolo esplicativo sulla VULVA, cioè la parte esterna dei genitali femminili (se ti sei persa l’articolo clicca qui). E poiché molte persone sui social me lo hanno chiesto, oggi conosceremo l’anatomo-fisiologia del nostro UTERO, cioè l’apparato interno femminile iniziando con l’immagine che segue:

tavola semplice utero

Se introduci un dito nella vagina noterai, a distanza di 7/10 centimetri, una sporgenza della stessa forma e consistenza della punta del naso: si tratta del COLLO DELL’UTERO che divide, appunto, l’utero dal tratto vaginale, attraverso la CERVICE. Proprio al centro del collo dell’utero si trova una minuscola apertura chiamata BOCCA UTERINA (da cui inizia un corridoio stressino di circa 2 cm che porta all’interno dell’utero) e da cui scendono verso la vagina i fluidi mestruali.

Spesso durante le consulenze e i percorsi individuali, tanto le giovani quanto le adulte, mi chiedono se il passaggio dalla vagina all’utero sia completamente aperto e se il pene possa urtare un potenziale bambino quando si vivono rapporti sessuali durante una gravidanza. Sfatiamo, quindi, quest’assurda diceria: non si può infilare il pene dentro l’utero. Purtroppo la maggior parte delle donne non è consapevole della propria cervice, non sa dove si trova e non la riconosce al tatto, eppure è un punto molto importante per la nostra salute in quanto tra i più soggetti nel riscontare infezioni sessuali e masse tumorali.

L’UTERO è un organo muscolare cavo che si trova tra la vescica e il retto. Come vedi dall’immagine sembra una pera capovolta, lunga circa 7-8 centimetri, con un rivestimento interno (chiamato endometrio) che aumenta di spessore durante la fase follicolare e la fase ovulatoria del nostro ciclo mestruale. Se, durante l’ovulazione, non avviene la fecondazione (cioè non rimaniamo incinte) l’endometrio si sfalda dando origine alla mestruazione. Nella maggior parte delle donne l’utero è posizionato in avanti, verso l’ombelico, collocandosi quasi ad angolo retto rispetto alla vagina, ma si è stimato che il 25% delle donne occidentali abbia, invece, l’utero rivolto indietro (il “famoso” utero retroverso) che funziona altrettanto bene, tranquille. L’utero è cavo (non come una botte perché non contiene aria) e, come abbiamo visto per la vagina, le pareti aderiscono perfettamente l’una all’altra e tra loro si trova un sottile strato di fluido. Le pareti dell’utero presentano una struttura muscolare spessa ed elastica che serve per espellere il sangue mestruale attraverso il collo dell’utero: durante le mestruazioni i muscoli si contraggono, come quando si strizza uno strofinaccio bagnato, ed è per questo che avvertiamo tensione a livello addominale e lombare.

La PARETE UTERINA è costituita da vari strati di mucose e la parte più interna si chiama l’ENDOMETRIO. Questa mucosa si modifica enormemente nel corso del mese ciclico: ogni mese s’ingrandisce e s’ispessisce e, se non avviene la fecondazione dell’ovulo, viene espulsa dai muscoli dell’utero in un miscuglio di fluidi chiamata “mestruazione”.

Le TUBE OVARICHE, meglio conosciute come “Tube di Falloppio”, si estendono su ciascun lato dell’utero per circa dieci centimetri e servono a condurre l’ovulo, pronto per essere fecondato, dall’ovaio fino all’utero. Il rilascio dell’ovulo nelle tube avviene tramite un “saltino”: una volta maturo verrà espulso dall’ovaio e catturato dalle frange, dette FIMBRIE, presenti all’estremità delle tube leggermente distanti dalla sede ovarica. La fecondazione tra spermatozoo e ovulo avviene lungo gli OVIDOTTI delle Tube di Falloppio, dopodiché l’ovulo fecondato scorre giù dentro l’utero per impiantarsi nell’endometrio sopra citato.

Le OVAIE assomigliano a piccole tasche e svolgono due funzioni: conservazione e maturazione dei migliaia di ovuli e produzione ormonale (i più noti sono gli estrogeni e il progesterone) all’interno di un sistema più complesso di ghiandole comunicanti tra loro (sistema endocrino). Molte persone non sanno dell’esistenza della RISERVA OVARICA: alla nascita possediamo già tutti i nostri ovuli (le cui informazioni genetiche sono trasmesse da tua nonna materna, a tua mamma, fino ad arrivare a te) che si aggirano sui 300.000 secondo uno studio di W.H.B. Wallace e T.W. Kelsey riportato in “Human Ovarian Reserve from Concepition to the Menopause”. Ovviamente questi preovuli non diventano maturi in massa e molti di essi, durante l’infanzia, finiscono per non ricevere nessun comando dal cervello, esaurendosi naturalmente. Si stima che al momento della pubertà nel nostro corpo ci siano 180.000 ovuli selezionati naturalmente dal nostro corpo. Considerando il numero di cicli ovarici che avremo nell’arco della vita, questa quantità di ovuli può sembrare esagerata; infatti poche sanno che possiamo arrivare a consumare fino a mille ovuli al mese, non uno solo. Come vedere la differenza rispetto allo sperma maschile non è poi così grande perché, anche nella donna, molti gameti si “contendono” il primato per produrre un nuovo individuo il più sano possibile: centinaia di ovociti cominciano a maturare ogni mese, ma solo uno riuscirà a superare tutti i “controlli di sicurezza” e venire rilasciato dall’ovaio.

Addentriamoci ora nella fisiologia del CICLO MESTRUALE di cui iniziamo a vedete un’immagine qui sotto:

ciclo

Il ciclo mestruale è, in parole semplici, una sequenza di cambiamenti fisiologici periodici che coinvolge le ovaie e l’utero (di cui abbiamo parlato sopra). La sua funzione biologica è quella di sostenere la maturazione e il rilascio dell’ovulo che, potenzialmente, darà origine ad una nuova vita.

Durante le CONSULENZE mi trovo a far presente che usiamo impropriamente la parola “ciclo” per definire le nostre mestruazioni, in quanto queste sono solo una delle quattro fasi che costituiscono il ciclico mestruale (fase follicolare, fase ovulatoria, fase luteale e fase mestruale). Il susseguirsi di diversi cicli mestruali nell’arco dell’anno costituisce quella che comunemente chiamiamo “ciclicità femminile” (faccio presente che l’aggettivo “femminile” si riferisce al sesso biologico e non all’identità di genere).

La FASE FOLLICOLARE inizia sul finire delle mestruazioni, avviando nell’ipofisi il comando di rilasciare modeste quantità di ormone follicolo-stimolante (FSH) che induce l’accrescimento da cinque a sette follicoli ovarici sani. Le cellule che si sviluppano producono estrogeni responsabili della creazione di una nuova parete endometriale nell’apparato uterino. Questa fase può durare dai 7 ai 10 giorni, periodo in cui il follicolo più grande secerne inibina (responsabile del dimezzamento della produzione di FSH) e proseguirà la sua maturazione per diventare competente per l’ovulazione. Una bassa concentrazione di estrogeni da parte del follicolo gli permette di rimanere in attesa fino al capovolgimento della situazione (in cui comparirà l’LH, ormone luteinizzante, in combinazione con l’FSH per stimolare la produzione di estrogeni) durante l’ovulazione.

La FASE OVULATORIA inizia quando il follicolo è maturo: esso secerne abbastanza estradiolo da portare al rilascio dell’ormone luteinizzante (LH). Normalmente questo passaggio avviene verso il dodicesimo giorno dopo l’ultima mestruazione e dura circa 48 ore, portando alla completa ovulazione: il rilascio dell’ovulo maturo attraverso le tube di Falloppio porta all’impianto del medesimo nella parete uterina per la fecondazione. Riconosci quando stai ovulando perché dalla cervice fuoriesce un muco chiaro e filante. Se l’ovulo non viene fecondato, inizierà gradualmente a sfaldarsi per essere rilasciato insieme all’endometrio durante la fase mestruale.

La FASE LUTEALE prende questo nome dal CORPO LUTEO che è il corpo solido che si forma nelle ovaie dopo che l’ovulo è stato rilasciato dalle Tube di Falloppio; è cresciuto ulteriormente e si è impiantato nell’endometrio. In questa fase il corpo luteo produrrà progesterone ed estrogeni, approssimativamente per due settimane. Come detto in precedenza, se l’ovulo non viene fecondato i livelli di progesterone crolleranno, attivando il processo di sfaldamento dell’ovulo e la conseguente espulsione dal corpo attraverso il flusso mestruale.

La FASE MESTRUALE si innesca all’abbassamento considerevole dei livelli di progesterone. Il periodo del flusso mestruale più comune dura tra i 3 e i 5 giorni, ma negli anni è stato considerato ancora nella norma entro i 7 giorni. La perdita media di sangue durante le mestruazioni è di 35 millilitri. La conseguente perdita di ferro, che è il costituente principale dell’emoglobina contenuta nel sangue, si aggira in media sui 3-30 mg per ogni mestruazione. Per chi patisce questa fase è consigliato abbondare di alimenti che contengono Magnesio, Ferro e Potassio.

METTITI ALLA PROVA!

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Tutte, almeno una volta nella vita, abbiamo tenuto un diario. Mettere su carta i nostri pensieri è una tecnica molto utile anche per monitorare la nostra ciclicità. Dal 2013 propongo a singoli e gruppi la creazione del DIARIO MESTRUALE: uno strumento utile, creativo ed economico!

Per iniziare a creare il tuo Diario Mestruale ti basterà un diario/quadernino e dei colori. Seguendo l’arco del mese ciclico tieni nota delle manifestazioni psicofisiche di ogni fase: per semplicità parti dalla fase mestruale, scegli un colore che senti rappresentativo per te e annota come ti senti sia fisicamente sia emotivamente, cosa preferisci mangiare in quei giorni, i sogni che ti capita di fare, se ci sono situazioni/persone/pensieri frequenti e qualsiasi altra cosa ti venga in mente (puoi anche appiccicarci foto, creare dei collage, disegnare a mano libera, riportare canzoni, poesie e frasi che senti “tue” in quel momento). Fai lo stesso per le altre fasi del mese cambiando colore.

Per avere dei risultati, cioè per iniziare a mappare il tuo ciclo mestruale e vedere le interessanti corrispondenze associate, scrivi/crea il tuo Diario Mestruale per almeno tre mesi consecutivi. E ricorda che non è un “compito” obbligatorio o un “lavoro”, ma un divertimento, un gioco creativo, che ti aiuta a conoscerti meglio!

SE HAI BISOGNO CHIEDI!

Se hai ancora dubbi/curiosità sugli aspetti fisiologici della tua ciclicità, se desideri un incontro di approfondimento per creare insieme la tua prima versione del Diario Mestruale oppure ancora senti giunto il momento di lavorare sulla tua ciclicità puoi chiedermi una CONSULENZA a distanza (tramite video-chiamata). Usa il modulo contatti che trovi QUI!