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5 consigli per superare la Sindrome da Crocerossina

La persona che tende ad aiutare chiunque sia in difficoltà, con dedizione ed abnegazione, viene definita nel gergo comune “crocerossina”.

Mi riferisco quindi a quelle persone molto accudenti e protettive, sempre pronte a compiacere, gratificare e giustificare l’altro, anche sacrificando i propri bisogni e sé stesse: a qualche livello, infatti, il “soccorrere gli altri” è una missione che la persona sente di avere dentro di sé per dare un senso alla propria vita e sentirsi utile.

In realtà questo atteggiamento nasconde molto di più.

Chi tende ad annullare sé stessa per compiacere il proprio partner è una persona con scarsa autostima: sente di avere un valore solo se in grado di prendersi cura del proprio partner. La crocerossina ha un profondo e sofferto senso di solitudine e di mancanza di amore: avendo la convinzione di non essere “degna d’amore” fa di tutto per guadagnare l’affetto degli altri (soprattutto del partner).

Il “comportamento crocerossino” ha anche una forte componente manipolatoria spesso inconsapevole: rendendosi sempre disponibile e indispensabile cerca di tenere legato a sé il proprio partner. “Io ti salverò e tu mi amerai e rimarrai sempre con me”, questo potrebbe essere il pensiero inconscio; quindi ha anche la funzione (illusoria) di evitare un ipotetico abbandono e di tenere legato a sé il proprio compagno.

Questo atteggiamento di perenne presenza, totale dedizione e protezione del proprio partner porterà alla lunga la persona a sperimentare dentro di sé sempre più frustrazione e rabbia: essendo totalmente abnegata al proprio partner non è in grado di prendersi cura di te stessa, nega e trascura i propri bisogni sperimentando spesso sentimenti di vuoto e solitudine.

Il fatto di rinunciare a sé stessa a favore del proprio partner le crea delle aspettative illusorie circa il ritorno di impegno e amore che questo comporterà per il compagno.

L’aspettativa della crocerossina è quella di essere ricolmata d’amore per i propri sforzi, tanto di quell’amore che possa ricolmare il suo vuoto interiore. Quasi puntualmente ciò non accade, gettando la crocerossina in uno stato di sconforto e disperazione. Vivrà sé stessa come un fallimento e confermerà a sé stessa di non aver valore o di non essere meritevole d’amore. Come mai non ha il ritorno desiderato? Innanzitutto nessuno potrà darle tutto quell’amore di cui lei sente il bisogno. L’unica persona che può darglielo è lei stessa, imparando ad amarsi e a prendersi cura di sé.

In secondo luogo spesso il partner della persona crocerossina si sente oppresso dalle troppe attenzioni, si sente controllato o “debitore” o si sente in qualche modo “castrato” dal fatto che la propria partner risolva tutti i problemi al suo posto, trattandolo come in una relazione madre – bambino. Spesso accade quindi che la crocerossina, nell’estremo tentativo di essere indispensabile ed evitare l’abbandono, in realtà co-occorre nel provocalo (profezia che si auto-avvera).

Un altro rischio di questa tipologia di relazione è che la crocerossina scelga partner problematici (magari tossici, drogati o violenti) nella speranza di salvarli mettendo a rischio anche sé stessa e cercando l’amore proprio in chi non potrà mai darglielo.

Come si diventa crocerossine?

Le crocerossine sono state spesso bambine cresciute in famiglie disfunzionali in cui la maggior parte dei messaggi erano negativi e svalutanti, caratterizzati spesso da mancanza di amore o da un padre dittatoriale e madre iperprotettiva, che hanno trasmesso quindi una sfiducia nella bambina.

Nell’infanzia della crocerossina si evidenziano inoltre anche eventi traumatici come la morte di un genitore o una separazione-divorzio o genitori alcolizzati per cui la bambina ha imparato molto presto a rinunciare ai propri bisogni a favore del genitore bisognoso. La crocerossina ha quindi interiorizzato il modello di salvatore fin da molto piccola, sperimentando un’inversione di ruoli in cui invece di essere accudita è diventata lei la persona accudente.

Cosa fare per superare la sindrome della crocerossina?

  1. Diventa consapevole del tuo comportamento: solo rendendoti conto delle tue difficoltà e aspettative eccessive puoi fare qualcosa per affrontarle;
  2. Entra in contatto con le tue emozioni: riconosci tutte quelle emozioni che sottendono a questa dinamica come ad esempio la sofferenza, la rabbia e il senso di colpa e dai voce i tuoi bisogni e desideri;
  3. Lavora sulla paura di essere abbandonata: non avrai mai la garanzia di non essere lasciata nuovamente dal partner, ma avrai la consapevolezza di poter sempre contare su te stessa;
  4. Ama te stessa: solo amando te stessa in primis puoi riuscire a costruire delle relazioni sane e paritarie (e comprendere come puoi essere amata per chi sei e non per ciò che fai) imparando a darti quell’amore che tanto vorresti;
  5. Fatti aiutare: quando vedi che le situazioni ti portano ad assumere atteggiamenti da crocerossina, e che altri metodi non funzionano, prendi atto dell’importanza di farti aiutare da un professionista.

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